Vaticano in fiction

Lascia senza fiato un pur breve riassunto sui misteri degli ultimi 40 anni in Vaticano e strettissimi dintorni: un banchiere assassinato, Roberto Calvi; anzi due, se si conta Michele Sindona; un arcivescovo-banchiere, Marcinkus, al centro di mille cicloni; la scomparsa di Emanuela Orlandi; la morte improvvisa e, per molti, sospetta di papa Luciani; l’attentato a Wojtyla; un omicidio-suicidio (maggio ’98) fra le guardie svizzere; il caso Boffo; e negli ultimi giorni un altro banchiere vaticano, Gotti Tedeschi, licenziato in tronco e la quasi contemporanea scoperta di un maggiordomo “spione” che pare improbabile abbia agito in solitudine.

In questi casi si ripete il vecchio cliché secondo cui la realtà supera la fantasia. A ben guardare invece cronache e fiction si rincorrono – in ogni campo e da sempre – con risultati alterni. La conferma di questo corpo-a-corpo fra vero e immaginario arriva da alcune fantasie letterarie ambientate in Vaticano.

Al primo posto il romanzo «I sotterranei del Vaticano» di Andrè Gide, uscito 100 anni fa e incentrato su una truffa internazionale basata sulla falsa notizia che il pontefice è imprigionato nelle “cantine” del Vaticano (anzi di Castel Gandolfo) e sostituito da un impostore.

Saltando agli ultimi anni, almeno tre storie romanzesche (due italiane e una brasiliana) vanno ricordate.

Nel 2001 suscitò un certo scandalo «Conclave» di Roberto Pazzi, ristampato (e aggiornato) pochi mesi fa da Barbera editore. I cardinali sono bloccati da mesi in Vaticano senza riuscire a eleggere il nuovo papa quando – come sintetizza uno dei protagonisti – il conclave «si reinventa in carnevale»: topi, scorpioni, galline, pipistrelli, la scomparsa del «Giudizio universale» e di un cardinale… sino alla scelta di Lino Stefano I, una sorpresa e una speranza. Se il film «Habemus papam» di Moretti narra del malessere esistenziale di un pontefice, Palazzi indaga su una Chiesa che sta perdendo la rotta.

Nel 2003 il romanzo «Papa nero» scandalizza la chiesa brasiliana e l’autore, il sacerdote Joao Machado Evangelo, perde il posto di insegnante nel seminario di Nova Friburgo. Il nero del titolo si riferisce al colore della pelle del nuovo pontefice.

Il giornalista e vaticanista di lungo corso Luigi Sandri nel 2008 immagina un papa, Zeffirino II, attaccato alla spina per 13 anni. Il romanzo si intitola «Cronache dal futuro», con il sottotitolo «Zeffirino II e il dramma della sua Chiesa» ed è ambientato nel 2100. Una narrazione di grande livello (finale indimenticabile) che non avuto grande eco.

Visto che Sandri si muove sul terreno della fanta-teologia vale accennare rapidamente alla fantascienza in senso stretto.

Irriverente ma allettante (almeno per chi ama coniugare le 3 s: santità, spettacolo e soldi) l’idea di John Varley che in «Linea calda Ophiucus» fa del Vaticano un grande set. In un altro romanzo di science fiction, «L’undicesimo comandamento» di Lester Del Rey, c’è invece un grande pontefice. Clemente XV, che spinge le nazioni al disarmo: ma, proprio mentre gli arsenali vengono smantellati, un’atomica scoppia per errore e il resto lo fanno i meccanismi automatici di difesa-attcco, distruggendo due terzi del mondo. Infine un celebre racconto di Robert Silverberg, «Buone notizie dal Vaticano» nel quale il conclave si chiude con papa Sisto VII che vola in cielo. Un cardinale commenta: «Ogni epoca ha il papa che si merita: oggi è un robot, domani una balena o una montagna».

UNA BREVE NOTA

Parola più, parola meno questo mio “sentierino” di lettura è uscito il 5 giugno sul quotidiano «L’unione sarda». Lettori e lettrici ad alto grado di malignità noteranno che ho evitato di nominare i best sellers vaticaneggianti di un tale db (un indizio: il nome è Dan, il cognome ha 5 lettere). Lo spazio era poco ma l’omissione del tipo è una consapevole scelta, il piacere di una piccola vendetta contro i libri pompati dai grandi editori, la thriller-dittatura, il mercato truccato ecc che “ammazzano” il gusto del leggere. (db)

Redazione
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  • Marco Pacifici

    LA PACE E’ FINITA. ANDATE A MESSA. O BOMBA CHE SEI NEI CIELI…. Qui mi fermo. Intanto continuano ad estrarre milioni di tonnellate di gas e petrolio dalla pancia di Terra Madre padana (dall’Adriatico., chiunque puo’ vedere torri e trivelle…)e non reimmettono come da leggi CO2 (anidride carbonica) eppoi si chiedono come mai la terra precipita….anche un bimbo di tre anni lo capirebbe… Buona Vita a tutti.

  • Un commento veloce. Ho l’impressione che non sapremo molto di più del caso Orlandi se lo scontro interno in Vaticano si risolverà con la vittoria di chi all’epoca ne era coinvolto (direttamente o indirettamente). Si ha l’impressione che la vecchia guardia di Woytila è ancora al potere. D’altra parte da quando vivo vicino alla Svizzera e ho avuto modo di vedere gli svizzeri (calvinisti), non ho molta simpatica neanche per i protestanti. Col fatto che si vestono di nero, riescono a coprire meglio le macchie.

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