Banana – Andrea Jublin

finalmente, dopo otto anni da due grandissimi corti (qui), di cui uno, “Il supplente”, è stato nella cinquina dell’Oscar, per il miglior cortometraggio, arriva in sala Andrea Jublin, con il suo primo lungometraggio. il film è uscito a gennaio, addirittura in dieci copie. ce n’è voluto, parlo da spettatore, per vederlo in sala. e il risultato è davvero buono. bravissimi

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¿Dónde están sus historias? – Nicolás Pereda

  lo stile di Nicolás Pereda è lo stesso di diversi registi centroamericani (dei quali ho visto almeno un film), c’è una base “documentaristica”, su cui si innesta la storia. è una scelta estetica interessante, immagino che sia per comunicare meglio con gli spettatori, per segnalare che i loro non sono i film di Hollywood, ma corpi e sudore e soprusi

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ricordo di Claudio Caligari

solo dopo che è morto molti si sono ricordati di Claudio Caligari, lascia due film che valgono molto. si era parlato di Claudio Caligari, per merito di una lettera, infatti a ottobre del 2014 Valerio Mastandrea aveva scritto una lettera a Martin Scorsese, che iniziava così: Caro Martino, Ti scrivo per una ragione semplice. Tu ami profondamente il Cinema. In Italia c’è un Regista che ama il

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Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet – Jean-Pierre Jeunet

arriva con un anno di ritardo, tratto dal libro Le Mappe Dei Miei Sogni, di Reif Larsen. il film di Jeunet segue un ragazzino di 10 anni, T.S., e tutto quello che gli succede, compresa la morte per incidente del fratello gemello. l’ambientazione non è né francese, come in Amelie, né del tutto fantastica come in La città perduta, ma pur sempre fiabesca.

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