Oggi a Catania: «No Frontex»

«No alle stragi in mare, no all’Europa dei muri»: notizie dalla Rete antirazzista catanese

MauroBiani-stragiMediterraneo

No Frontex

No alle stragi in mare

No all’Europa dei muri

Milioni di persone fuggono da guerra e miseria, prodotte, in gran parte, dalle politiche dei Paesi “più evoluti”, i cosiddetti grandi del mondo. Invece di cambiare queste politiche la “civile” Europa costruisce muri, esaspera le contraddizioni e le contrapposizioni, trasforma un dramma sociale in problema di ordine pubblico, blinda i propri confini, causando migliaia di morti.

Occorre fermare i crescenti preparativi di guerra in Libia e Medioriente e le politiche  militariste di respingimento dei/lle migranti. Non serve la lotta fra e contro i “poveri”. La stessa crisi, che da anni attraversiamo, non dipende dall’arrivo dei migranti extracomunitari, ma da un sistema di sfruttamento (delle persone e delle risorse) che, a favore di pochi, rende sempre più difficile la vita per la maggioranza delle popolazioni.

Nel pieno centro di Catania (zona castello Ursino) nell’ex convento S. Chiara, edificio storico cittadino dove oltre a celebrare i matrimoni negli uffici dell’anagrafe, si inscrivevano le nascite, le residenze, si dichiaravano le morti, l’amministrazione comunale lo ha concesso alla sede dell’agenzia europea Frontex. Denunciamo il significato mortifero e devastante che la presenza di Frontex nella zona, emanerà nel territorio circostante. Frontex è una vergogna per Catania! Si deve vergognare chi ha accettato questa odiosa presenza militarizzata che calpesta i diritti umani dei/lle migranti inquinando un luogo da sempre al servizio della cittadinanza! Non vogliamo Frontex  perché ha il solo scopo di chiudere le frontiere e organizzare operazioni di rimpatrio, che servono solo a rispedire chi fugge nelle mani delle organizzazioni criminali e di nuove mafie mediterranee, che ricavano ingenti guadagni da questa situazione. Nessun essere umano è clandestino, nessuno deve morire in mare, tutte/i hanno diritto al futuro.

 Nel Mediterraneo mai più naufragi                   

l’Europa fortezza è causa delle stragi!

          Le associazioni antirazziste catanesi promotrici delle giornate NoFrontex


Mercoledì 27 aprile il commissario europeo per l’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, sara’ a Catania per partecipare all’inaugurazione delle nuove sedi della Task force regionale europea per la gestione dei migranti (Eurtf), il centro operativo che ogni Stato membro deve avere in base all’agenda della Commissione europea per l’immigrazione. A Catania attesa anche la partecipazione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il direttore dell’agenzia Frontex per il controllo delle frontiere esterne, Fabrice Leggeri.

PERCHE’ DICIAMO NO A FRONTEX, PERCHE’ DICIAMO SI’ AI DIRITTI UMANI

Il 26 giugno 2015 è stato firmato tra il Sindaco di Catania, Enzo Bianco, e il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, l’accordo per l’apertura a Catania, presso l’ex Monastero di Santa Chiara, del nuovo ufficio dell’Agenzia Frontex (operativo da marzo 2016) che si chiama EURTF e che sarà la sede di una task force regionale e che prevede l’invio in Sicilia di numerosi pattugliatori, elicotteri, aerei e forze di polizia. L’apertura di una sede di Frontex a Catania rappresenta una scelta gravissima che porterà ad un ulteriore incremento delle violazioni dei Diritti fondamentali dei migranti e ad un’ulteriore militarizzazione della Sicilia.
Ma cos’è Frontex? E’ l’agenzia europea per la gestione della cooperazione alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Unione Europea, è stata creata il 26 ottobre 2004 e ha, tra i suoi compiti, amministrare il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere esterne (Eurosur), addestrare e fornire strumenti militari e tecnici alle forze di polizia presenti alle frontiere, realizzare operazioni di controllo e schedatura dei migranti (come “Mos Maiorum”) e organizzare deportazioni da porti e aeroporti europei.

 

FRONTEX SIGNIFICA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI

Come dimostrato da numerosi report e inchieste, le azioni militari di Frontex violano i Diritti Umani tra cui il diritto a emigrare, il diritto a chiedere protezione internazionale (che è un diritto individuale e di ogni essere umano), il principio di “non respingimento” e il divieto di espulsioni collettive (tra le attività di Frontex vi è il coordinamento e la realizzazione di respingimenti collettivi come quelli recenti dalla Grecia alla Turchia e quelli dagli aeroporti europei. Questi Diritti sono sanciti universalmente dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, dalla Carta Europea dei Diritti Fondamentali, dalla Convenzione di Ginevra, dalla stessa Costituzione Italiana e da altre fonti normative europee e internazionali.

 

FRONTEX SIGNIFICA SPESE INGENTI E INCONTROLLATE PER OPERAZIONI E MEZZI MILITARI

Frontex svolge, in cooperazione con numerosi Paesi UE e non-UE, azioni di tipo militare incentrate sul controllo e sui respingimenti alle frontiere esterne dell’UE. Per l’Agenzia Frontex l’Unione Europea ha stanziato 642 milioni di euro in dieci anni. Il bilancio di Frontex nel 2015 è stato di 114 milioni e nel 2016 è di 254 milioni. Amnesty International nel rapporto del 2014 «Il costo umano della Fortezza Europa» afferma che tra il 2007 e il 2013 l’UE ha speso quasi due miliardi di euro per controllare le sue frontiere esterne e appena 700 milioni per assistere i richiedenti asilo.

 

FRONTEX SIGNIFICA MANCANZA DI CONTROLLI E TRASPARENZA NELLE OPERAZIONI E NEGLI ACCORDI ATTUATI

Come più volte rilevato e denunciato, l’agenzia Frontex agisce in una sorta di “zona grigia” in cui i controlli e le informazioni sono poche e spesso segrete. E’ estremamente difficile ottenere informazioni sulle attività dell’agenzia, in particolare su cosa fanno veramente nelle operazioni, chi lavora e dove, quanti e quali mezzi militari e personale usano, dove e quando organizzano operazioni di respingimento ed espulsione. A ciò si aggiungono gli accordi con i “Paesi terzi” non UE (come Libia, Egitto, Turchia, Bielorussia, Nigeria, Mauritania, Gambia…) in molti dei quali avvengono ripetute violazioni dei Diritti Umani.

 

FRONTEX SIGNIFICA SEMPRE PIU’ MILITARIZZAZIONE E RESPINGIMENTI, SEMPRE MENO SALVATAGGI E AIUTI

Il mandato di Frontex non è salvare vite umane – come viene spesso ripetuto – quanto proteggere i confini e respingere i migranti in fuga da guerre, persecuzioni e povertà. Lo stesso direttore di Frontex ha detto che «il mandato di Frontex non è condurre operazioni di salvataggio in mare». Lo scopo è quindi sorvegliare, schedare, respingere e dissuadere i migranti che cercano di raggiungere l’Europa e farlo utilizzando procedure e mezzi militari (elicotteri, aerei leggeri, navi, radar mobili, video termici, sonde, detector, ecc).

Invece di accogliere degnamente i migranti, Catania diventa così il luogo
della negazione dei loro diritti
.

Per questo non vogliamo Frontex e chiediamo invece una Sicilia libera da basi e mezzi militari, l’apertura di corridoi umanitari ed un Diritto d’asilo europeo per tutti i migranti che fuggono da morte e persecuzioni, un’accoglienza degna per chi arriva, la chiusura del CARA di Mineo e la fine del business sulla pelle dei migranti che –come ci mostra “Mafia Capitale” – favorisce solo mafiosi, politici e affaristi.

                              Rete Antirazzista Catanese


LA VIGNETTA, scelta della redazione di codesta “blottega”, è di MAURO BIANI.

Redazione
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