Primo Levi: «Il rospo»
riproposto dalla “cicala del sabato” (*) . A seguire una breve nota della “bottega” su un autore che si chiamò Damiano Malabaila.
Il rospo
Fra i batraci eccovi il rospo
Brutto eppure utile anfibio
Nelle prode sta nascosto,
Al vederlo tremo e allibio.
Verrucoso ha il ventre e il dospo,
Ma divora i vermi, cribbio!
Vedi come in turpi veli
La virtù spesso si celi.
[da «Il versificatore»]
Un lp con le registrazioni del racconto «Il versificatore» di Primo Levi (lato A) e «Dove cresce l’erba» di Emio Donaggio (lato B)
«Il Versificatore» è un racconto (bellissimo, naturalmente) di Primo Levi in cui si vede questa macchina – piena d’ingranaggi e leve, di ronzii e indecisioni, come da immaginario d’epoca – che compone versi. E lo fa seguendo pochi, semplici parametri (oggi prompt): lunghezza del verso, schema della strofa e delle rime, stile, libertà di licenze poetiche, argomento. Verso la fine del racconto, i personaggi umani tentano di stressare le facoltà del Versificatore impostando parametri assurdi, e contrastanti: un’ottava di ottonari, in stile didascalico, col massimo di libertà grammaticale. Tema: il rospo. (da un articolo di Dario De Marco su «La ricerca», edizioni Loescher)
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono. Abbiamo raggiunto un accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]
NOTA DELLA “BOTTEGA”
L’articolo di Dario De Marco cita «Il versificatore». Oggi quel testo – con molti altri – è stato “restituito” a Primo Levi ma per un periodo fu invece di Damiano Malabaila: una strana vicenda che merita di essere ricordata per molte ragioni. In “bottega” ne abbiamo scritto qualcosa, per esempio qui: «Storie naturali» e pseudonimi forse “innaturali” e Primo Levi in viaggio tra i cybermondi