Su «Il cielo sopra di noi: ….

conversazioni sui diritti umani (sul mondo che c’è e su quello che verrà)» di Roberto Fantini.

Riprendo questa recensione dall’ultimo “Foglio di collegamento” del comitato Paul Rougeau (cfr www.paulrougeau.org/ita%20ult%20fdc.htm ) : Fantini, docente di filosofia e storia, è una figura di rilievo nel coordinamento “Educazione ai diritti umani” di Amnesty International Italia.

L’autore lo definisce «libricino». Se la qualifica può corrispondere alla piccola mole (112 pagine in tutto) non si adatta certamente a un’opera preziosa, densissima, frutto di un impegnativo lavoro, di riflessioni lunghe una vita.

Roberto Fantini, per dare un corpo ai diritti umani, non solo ha attinto alla propria preparazione storico-filosofica e ha interrogato la sua coscienza, ma si è messo in cerca di altri «testimoni» diversi da lui. Ha intervistato e guidato con garbo e pazienza – maieuticamente – una decina di persone che con i diritti umani hanno un’intensa relazione. Alcune per le vicende drammatiche della loro vita, altre semplicemente perché vi si dedicano con continuità giorno dopo giorno. L’idea di incarnare una materia che di solito procede per dichiarazioni ed enunciati universali si è rivelata felicissima.

«Il cielo dentro di noi» è un libro da gustare, da centellinare, a cominciare dalle due pagine di introduzione in cui insieme a Immanuel e Albert – compagni di strada paritari – Roberto spiega che i diritti umani si trovano al centro dello sconfinato mistero in cui siamo immersi ma, al contrario di quanto affermato per secoli, non ci sono stati forniti belli e pronti. Non sono un regalo divino né il dettato di una morale naturale, piuttosto «qualcosa di strettamente storico-culturale. E, come tali, più fragili e vulnerabili delle leggi della fisica e della chimica, ma, al contempo, immensamente più preziosi, immensamente più bisognosi di cure, di essere protetti e alimentati, giorno per giorno, come una creatura incapace di vivere senza di noi, incapace di sopravvivere alla nostra eventuale, malaugurata disattenzione».

Dopo aver passeggiato con Kant ed Einstein, Fantini si accompagna alle persone che hanno accolto il suo invito ad affrontare «questioni importanti, perché relative ai diritti umani». Si tratta di «persone che uniscono cuore e intelletto, conoscenza teorica a esperienze personali, sempre con grande apertura di prospettive, sempre attingendo al passato per ragionare sull’oggi e per provare a costruire un domani migliore per tutti».

Roberto ci offre «il risultato di queste chiacchierate», con la speranza che i lettori possano fare incontri che lasceranno in loro «la voglia di capire di più e, soprattutto, la voglia di schierarsi dalla parte delle vittime, dalla parte degli oppressi, dalla parte di chi è più debole. Perché è solo così che la nostra umanità ferita potrà continuare a credere nel suo futuro».

I temi affrontati da Roberto Fantini nel libro sono i seguenti: l’antisemitismo (con Lorenza Mazzetti), la tragedia dei desaparecidos argentini (con Enrico Calamai), il genocidio ruandese (con Yolande Mukagasana), i campi di concentramento in Cina (con Harry Wu), la pena di morte (con Giuseppe Lodoli), la situazione carceraria italiana: (con Patrizio Gonnella), la tortura (con Andrea Taviani), Amnesty International (con Antonio Marchesi), il disarmo (con Maurizio Simoncelli), le religioni e i diritti umani (con Luigi De Salvia). La prefazione è di Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International.

Roberto Fantini devolverà i diritti d’autore alla sezione italiana di Amnesty International. Dovrebbe essere disponibile nelle librerie Feltrinelli oppure si può ordinare presso i librai. Chi avesse difficoltà a procurarsi il libro può chiederlo al comitato Paul Rougeau (prougeau@tiscali.it).

Roberto Fantini

«Il cielo dentro di noi Conversazioni sui diritti umani (sul mondo che c’è e su quello che verrà)»

editore Graphe.it, 2012: 112 pagine, 10 euro.

http://www.fantiniartemente.com/index.phpoption=com_zoo&view=item&Itemid=46



Giuseppe Lodoli
Ex insegnante di fisica (senza educazione). Presidente del Comitato Paul Rougeau per il sostegno dei condannati a morte degli Stati Uniti.
Lavora in una scuola di Italiano per stranieri di Sabaudia (LT) (piu' che altro come bidello).

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