Dal 25 aprile al 1°maggio: visioni libere di cinema militante dalla Val Susa
Altre resistenze: 30 anni NoTav in Val di Susa
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Altre resistenze: 30 anni NoTav in Val di Susa
Continua a leggeredella Redazione di Diogene (*) “Poverty: An American Catastrophe”, l’ultimo libro del sociologo statunitense Matthew Desmond, differisce dal precedente “Forced Eviction”, che ha vinto il Premio Pulitzer nel 2017, per il forte impatto che sta avendo sull’opinione pubblica Usa e per l’analisi ancora più impietosa della società americana. Per Desmond il fatto che ci sia così tanta povertà negli
Continua a leggere(visto da Francesco Masala) un film da non perdere, al cinema
Continua a leggereimpegno per la difesa nonviolenta, e anche un film, il 22 aprile, a Milano
Continua a leggereSicilia. Un docufilm sui drammi quotidiani nel «quadrilatero della morte», tra Augusta, Priolo e Siracusa, dove uno dei petrolchimici più grandi d’Europa provoca morte e disastri ambientali. di Serena Tarabini (*) «Da queste parti, quelli che parlano, rischiano». Queste parole si accompagnano a immagini che comunicano uno scenario distopico: un accatastarsi monumentale di centrali, silos, turbine, depositi, altiforni, pozzi, vasche,
Continua a leggeredi Natalino Piras da Diari di Cineclub – aprile 2024 – numero 126
Continua a leggere…Paolo Buchignani, Laurent Gaudé, Gianluca Felicetti, Mark Kurlansky, Chicca Maralfa – nove libri recensiti da Valerio Calzolaio
Continua a leggeredi Bruna Alesia (*) “Questo mondo è pieno di malvagità, sfruttamento, ingiustizia e dolore. Una volta entrato nell’esercito, sono diventato parte di ciò che crea tutto questo” Halil Givati Rapp, 20 anni. E’ una delle rare testimonianze raccolte con coraggio, nell’arco temporale di ben dieci anni, da Guy Davidi, israeliano regista del documentario “Innocence”, oggi nelle sale italiane. “Innocence” ci
Continua a leggere(visti da Francesco Masala) due film di oggi e qualche corto dei fratelli Lumière
Continua a leggeredi Fabio Franzin, Matteo Rusconi, Emily Zendri (*) La scelta della poesia come strumento di espressione della working class è da sempre molto frequente: da un lato l’immediatezza dei testi poetici risponde al limite materiale del tempo ristretto – tra un turno e l’altro – da dedicare alla scrittura; dall’altro, l’oralità dei versi porta a una compenetrazione dell’esperienza letteraria con
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