Mappa delle produttività NOCIVE in Italia

di Rna – Rete nazionale antinucleare (*)

AVVERTENZA DELLA “BOTTEGA”

Guardare http://www.nonukes.it/rna  vi farà male… ma bisogna sapere chi ci avvelena ogni giorno.

GUIDA ALLA MAPPA

E’ organizzata in dieci livelli o sezioni esplorabili nella colonna a comparsa sulla sinistra della Mappa che si attiva automaticamente, anche selezionando una qualsiasi icona della località geografica prescelta. Ogni località o “sito” selezionato attiva una finestra quasi sempre ricca di immagini, video, anche cartografie, descrizioni sintetiche e rimandi a fonti di cronaca (anche giudiziaria) e/o anche a siti istituzionali come ad esempio le Prefetture o le Municipalità.


Una mappa organizzata in dieci livelli o sezioni (Google platform non ne consente di più) anche connessi fra di loro.
La raccolta delle segnalazioni ha avuto inizio a fine 2015 quando sulla social page di RNA su Facebook fu pubblicato un invito alla collaborazione.
Inizialmente l’invito fu accolto freddamente, anche perché RNA tenne subito a precisare linee guida abbastanza indigeste relativamente alle fonti…
Ogni contributo con riferimenti a link o presunte news o documenti riconducibile ai copia-incolla dei blog o a siti di meteorologia… o connessi direttamente o anche solo indirettamente all’arcipelago delle “scie chimiche”, ai “complottismi”, ufologie varie… ecc sarebbe stato puntualmente cestinato e marcato come NON affidabile.
Circa 110 suggerimenti e collaborazioni, pervenuti nel tempo, hanno invece dato vita a ricerche, scambi e approfondimenti che hanno così permesso di giungere a quella che possiamo oggi definire come l’UNICA mappa, globale, del genere, per quanto riguarda l’Italia. Le prime MILLE “recensioni” hanno consentito la pubblicazione di questa risorsa destinata ad arricchirsi nel tempo nel tempo offrendo un panorama sempre più aggiornato, diciamo, nella dimensione tragica di ciò che sono i dati di fatto in relazione al nostro territorio.

Le dieci sezioni sono esplorabili nella colonna a comparsa sulla sinistra della Mappa. Essa si attiva automaticamente, anche, selezionando una qualsiasi icona della località geografica prescelta. Ogni località o sito selezionato attiva una finestra quasi sempre ricca di immagini, video, anche cartografie, descrizioni sintetiche e rimandi a fonti di cronaca e/o anche a siti istituzionali come a esempio le Prefetture o le Municipalità.

Fra le dieci sezioni, ovviamente, vi è anche quella relativa al nucleare… poiché, contrariamente a ciò che si può erroneamente credere o pensare, il discorso del nucleare in Italia NON è assolutamente “chiuso” o “risolto”: osserverete, infatti, molteplici problematiche legate non solo ai processi di “dismissione” ma anche e soprattutto in relazione ai siti di stoccaggio, ai depositi, ai traffici di scorie, ai centri di trattamento e non solo.

Una sezione dedicata ai siti militari con particolare attenzione ai poligoni, alle basi NATO, anche dismesse, spiega quanto sia direttamente connessa la questione nucleare. Chiunque voglia approfondire vedrà aprirsi una finestra che gli offrirà un panorama angoscioso, spesso anche inedito ed offuscato se non del tutto OMERTATO dalla schizofrenia dell’informazione tesa quotidianamente a rincorrere l’insipienza del contingente e delle “priorità” delle cronache politiche.

Una Global Map delle PRODUTTIVITÀ NOCIVE non sarebbe tale se non vi fosse anche un livello di recensioni dedicato alle fabbriche d’armi e quindi alle produzioni di morte. Il mercato più fiorente, checché se ne dica, del cosiddetto “Made in Italy”… Il titolo della sezione è FABBRICHE D’ARMI – BUSINESS PER PRODUZIONI DI MORTE qui oltre alle fonti ministeriali stesse o di alcune Prefetture che ne censiscono perimetrazioni e “luoghi a rischio” non si può fare a meno di notare, anche, numerosi riferimenti a vicende giudiziarie o di traffici con i luoghi di conflitto o addirittura sottoposti ad embargo. E non è certo RNA ad inventarsi certe cose ma le stesse cronache e scoop di autorevoli fonti e agenzie di stampa che vengono puntualmente dimenticate nel giro di poche ore.

TRIVELLE, PETROLIO, attività estrattive impattanti – Poli industriali e chimici impattanti – devastazioni ambientali – Oil-Gas Drilling.
Osserverete che questa sezione rivelerà, anche, numerosissime connessioni con un altro livello dove sono raccolte non solo vicende giudiziarie ma anche processi in corso, sentenze passate in giudicato ed altri provvedimenti della Magistratura. La mappatura delle estrazioni in mare ha saputo servirsi di altre fonti difficilmente reperibili o con gravi limiti di visibilità o monotematicità ideologicamente settorialista. Certamente si tratta di una sezione non completa, anzi vi sono ancora centinaia di riferimenti da verificare e localizzare adeguatamente sulla mappa, specialmente per quanto riguarda la Basilicata, l’Abruzzo e la Pianura Padana. Non avete idea di quanto sia difficile e ostico muoversi tra informazioni incomplete, spesso orfane di indicazioni adeguate o magari (abbiamo verificato infinite volte) opportunamente artefici di occultamenti volti ad ostacolare, evidentemente, una facile localizzazione geografica. Provare per credere. È un lavoro enorme.

CARBONE – COAL/ECONOMY – TRA DEVASTAZIONE, SACCHEGGIO E STRAGISMO D’IMPRESA. Siamo un Paese ad economia fossile, quindi non poteva mancare la sezione dedicata al carbone, alle centrali a carbone, ai bacini carboniferi che infestano porti e zone industriali, tra cronache giudiziarie, malaffare, crimini di ogni tipo e natura. Studi e statistiche con dati allarmanti evidenziati utilizzando come fonti soprattutto quelle della “stampa ufficiale”…. con tanto di richiami a studi epidemiologici che la dicono lunga e tutta.

Oltre alle sezioni che raccolgono tematiche che potremmo definire classiche, abbiamo altri 2 raggruppamenti molto voluminosi. Il Primo più facilmente organizzato per aree regionali reca la voce: Rilevamenti, monitoraggi in loco, mappature, tentativi di mappatura, inchieste. Il secondo è PRODUTTIVITÀ NOCIVE SU LARGA SCALA, traffici di rifiuti, discariche abusive o fortemente impattanti. Aree in attesa di bonifica o in via di bonifica.

Nella sezione “rilevamenti e monitoraggi” troviamo, organizzati per regione, numerosi siti o aree inseriti nell’Inventario Nazionale degli Stabilimenti Suscettibili di Causare Incidenti Rilevanti. Documentazione resa pubblica dal Ministero dell’Ambiente per mezzo di tabulati dove ad ogni azienda o sito corrisponde tanto di «Codice Ministero» che ne identifica tipologia e vari livelli di attenzione.
Sulla mappa di RNA è già disponibile un ricco esempio di cosa significhi tradurre il tutto in localizzazione geografica, documentazione fotografica, riferimenti presso le prefetture locali dei piani di sicurezza o l’accessibilità alle rispettive documentazioni sui rischi e sulla tipologia delle sostanze pericolose o nocive. Tuttavia, anche là dove, per il momento, il tutto non è stato tradotto in icone di geo localizzazione, in ogni regione è possibile accedere ai rispettivi tabulati con dati e riferimenti suddivisi per provincia. Non solo. Là dove gli Enti Locali hanno provveduto è anche possibile accedere ad una mappatura di aree dismesse o in attesa di “bonifica” come quelle recensite nella città di Milano con tanto di schede di approfondimento ed icone di localizzazione.
Sempre in materia di “monitoraggi” in loco e “rilevamenti” si è ritenuto di valorizzare e dare risalto a un lavoro di mappatura fatto da Legambiente nell’ambito delle mappatura di Goletta Verde presso le coste della penisola. L’organizzazione ed il metodo di documentazione utilizzato dall’organizzazione ambientalista lo abbiamo trovato interessante ed efficace: ogni monitoraggio localizzabile sulla mappa riporta la data del prelievo ed il comunicato alle autorità locali con i risultati. Il tutto sempre documentato con le immagini della singola operazione sul territorio. Tutti riferimenti ed informazioni che rendono più efficace ed Unica l’importanza di questa mappa, anche perché ogni evento anomalo registrato non può essere considerato come sganciato dalla rispettiva realtà territoriale. Spesso è una conferma di quanto segnalato sotto altre voci o diverrà utile per una ricerca o un approfondimento che porterà, prima o poi, ad individuare o localizzarne la causa.

Fra le “PRODUTTIVITÀ NOCIVE SU LARGA SCALA” troviamo, come già accennato prima, un altro voluminoso capitolo che punta il dito su tutte quelle realtà che vanno dalla Terra dei Fuochi di Campania, a quelle di Sicilia e Sardegna o del Foggiano… o del Salento… e così via. È qui che troviamo anche le aree legate alla devastazione dell’amianto, dal Piemonte alla Puglia, la devastazione della contaminazione da PFAS in Veneto, l’area ILVA di Taranto, quella di La Spezia, Piombino o Manfredonia e Porto Marghera. Senza mai dimenticare situazioni come quelle della Marlane.

Vien da pensare a quale senso possa avere, in questa terribile realtà, parlare di «ortaggi o frutta a KmZero»…. o corbellerie simili… di certo chi deve ‘vendere’ continuerà sempre a dire che il suo prodottume è il più buono e genuino del mondo….. ma la realtà dei dati di fatto e dell’immensità delle evidenze in cronaca (anche giudiziaria…) ci suggeriscono quanto meno che sarebbe meno insensato ricercare disperatamente il KmMILLE…..

Non finisce qui. Ad arricchire il panorama del geo-disastro abbiamo anche una sezione dedicata alle NAVI dei Veleni, un’altra ancora DISASTRI AMBIENTALI – PROCESSI – Giustizia e Impunità, destinata a diventare spaventosamente voluminosa, ci ricorda non solo l’aspetto sotto il profilo penale e giudiziario della globalità del modello produttivo vigente ma anche, e soprattutto, la necessità di mantenere vivo, aperto e vigile un conflitto sociale quanto meno in termini di Legittima Difesa e Diritto alla Salute.

In conclusione, visto che in Italia sembra andar sempre di moda la Povertà di Memoria… – fino a manifestarsi quasi come una sorta di tara genetica delle attitudini… – un capitolo non meno importante degli altri è dedicato ai Disastri Storici che per quanto apparentemente lontani nel tempo o dimenticati DEVONO invece starci a ricordare che la devastazione ed il saccheggio del territorio in nome di quella maledetta produttività, che si è voluta evidenziare anche nel TITOLO…, comporterà sempre un conto da pagare per tutti, sempre e comunque. Ed in ogni caso.
Coordinatore del Progetto: Massimo Greco

RNA È L’UNICA realtà che coniuga resistenza ambientalista Contro le produttività NOCIVE con la messa in discussione del modello di produzione borghese e dei rapporti di forza Capitale-Salario.

(*) ripreso da «http://www.nonukes.it/rna»

Redazione
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